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Siamo perfetti!

E’ il 1841 quando Izaak apre in Olanda una panetteria, il cui successo sarà però presto surclassato dai prodotti complementari che offre insieme al pane: le caramelle.

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Siamo nel 1891, esattamente 50 anni dopo dall'altro lato dell’Atlantico, quando William inizia a Chicago la produzione di saponette, cui abbina come promozione del lievito per panificazione che presto surclasserà nelle vendite il sapone. William è uomo di marketing e per promuovere il lievito regala per ogni latta due pacchetti di un nuovo prodotto, la cui materia prima – il chicle - viene importata dal Sudamerica. Non passa un anno che i chewing-gum surclassano il lievito e diventano il prodotto distintivo che farà la fortuna planetaria di William Wrigley e renderà Mars il maggior produttore al mondo di gomme da masticare, quando nel 2008 rileverà l’impresa, mantenendo al comando come Presidente l’omonimo nipote William Wrigley Jr.

siam-perfetti-2E’ il 1946 e gli americani che liberano l’Italia si fanno notare anche per la mandibola volitiva che rumina le “gomme americane”. Quel prodotto stuzzica l’inventiva dei figli di Agostino, che ha un piccolo laboratorio di confetti e liquirizia in quel di Lainate, alle porte di Milano. Egidio e Ambrogio vedono lungo e decidono di lanciarsi nella produzione di chewing-gum rotondi e colorati, da distribuire attraverso apposite macchinette a moneta che per anni disegneranno il paesaggio urbano di tante strade italiane.

Nasce così il Dolcificio Lombardo che col tempo si trasformerà nella Perfetti SPA, l’azienda che porterà dal 1969 l’omonima famiglia a segnare in maniera indelebile il costume di generazioni di italiani. In quell'anno Egidio e Ambrogio Perfetti riprendono la forma a striscia delle gomme Wrigley's e gli abbinano un nome ed un payoff epocale: Brooklyn, la Gomma del Ponte.

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Una strategia, quella di creare dei marchi accattivanti e non utilizzare il nome di famiglia, che caratterizzerà tutti i prodotti che Perfetti lancerà sul mercato nei decenni seguenti attraverso spot pubblicitari che hanno inciso fortemente sull'immaginario collettivo del vasto pubblico: Vigorsol, Vivident, Big Babol, Alpenliebe, Morositas, Happydent, Frisk.

Col successo arriva il periodo delle acquisizioni che portano nel perimetro dei Perfetti la Caremoli (poche decine di metri più in là, in quel di Lainate) e la Gelco ed i rispettivi gloriosi marchi, Golia e Goleador.

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Arriva il 2001 e Perfetti incrocia il cammino del nipote di Izaak, il panettiere olandese che intanto è diventato uno dei maggiori family business europei di caramelle grazie a due felici invenzioni: le Mentos e le Fruit-tella.

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Con un’operazione da 1,8 miliardi di Euro (con un iperbolico moltiplicatore di 17 volte l’EBITDA) i Perfetti comprano la multinazionale olandese, diventando il gruppo Perfetti Van Melle.

Manca ancora un’acquisizione per portare l’azienda ad occupare il terzo posto sul podio mondiale dei dolciumi, dopo Mondelēz International (ex-Kraft) e Mars.

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E’ quella di un’altra gallina dalle uova d’oro, un family business targato Spagna e firmato dalla famiglia di pasticceri barcellonesi Bernat che cedono nel 2006 per mezzo miliardo di Euro la loro Chupa Chups, i lecca lecca più famosi al mondo (chupar in spagnolo significa succhiare) col packaging disegnato niente di meno che da Salvador Dalì e immortalati negli anni 1970 nei telefilm del tenente Kojak, interpretato dall'indimenticabile Telly Savalas con l’immancabile lecca lecca in bocca.

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L'ultimo colpo i Perfetti lo assestano a fine 2022, annunciando l'acquisizione dei chewing-gum da Mondelez. Per 1,35 miliardi $ (15 volte l'EBITDA, un moltiplicatore da capogiro) la famiglia si comprerà marchi iconici come Trident, Dentyne, Stimorol, Hollywood, V6, Chiclets, Bubbaloo e Bubblicious tra Europa, Stati Uniti e Canada.

Il piccolo laboratorio di confetti e liquirizia in quel di Lainate è diventata una multinazionale da 3 miliardi € di fatturato, ma sono più di 40 anni che la famiglia Perfetti non solo non gestisce più l’azienda, ma ha dovuto lasciare un’Italia con la quale si è rotto forzosamente il legame affettivo: nel 1975 l’Anonima Sequestri rapisce Egidio (liberato pochi giorni dopo dietro pagamento di 2 miliardi di lire, una cifra iperbolica per l’epoca) e nel 1979 ritenta (non riuscendoci) con Giorgio, uno dei due figli di Ambrogio. I Perfetti ne hanno abbastanza, lasciano le cariche di management e governance e si ritirano nella vicina Svizzera Italiana, seguiti dai figli di Ambrogio (Egidio non avrà eredi): Giorgio e Augusto.

Morti Egidio e Ambrogio alla fine degli anni 1980 e fatta della discrezione la loro cifra di capitalisti e azionisti della Perfetti Van Melle, Giorgio e Augusto hanno oggi un patrimonio personale di ca. 6 miliardi €. Augusto Perfetti (nella foto) è anche uno dei più importanti collezionisti d'arte contemporanea al mondo.

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La perfetta separazione tra capitale, governance e management ha permesso ai Perfetti di scrivere una storia di successo che ha passato i 75 anni e tre generazioni di longevità, custodita in una holding di famiglia lussemburghese, un headquarter olandese (nel cui CDA siede la terza generazione) ed una testa pensante ancora in quel di Lainate, per servire cinesi (principale mercato), italiani (95% di quota di mercato nei chewing gum e 35% nelle caramelle), resto d’Europa e americani all'insegna di un chiaro disegno strategico in termini di marketing, internazionalizzazione e acquisizioni. 

Ha detto Antistene: "Quando i fratelli vanno d’accordo, nessun fortezza è così solida come la loro vita in comune."