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La tradizione di impresa è una storia di tradimenti

La natura ci insegna, nella maestosità della sua evoluzione, che i processi degni di garantire la continuità della specie sono quelli col massimo grado di successo possibile. Non è certo un processo naturale quello che alla seconda iterazione uccide 85 dei 100 esemplari che si trovavano ai blocchi di partenza. E dunque non possiamo annoverare tra questi il passaggio generazionale – che fallisce 70 volte su 100 alla prima strettoia e 50 volte su 100 alla seconda – pur riconoscendo la profonda umanità del desiderio di tramandare in linea di sangue la nostra creazione.

0-2Ebbene, su cosa si fonda poi davvero il patrimonio imprenditoriale cui dare continuità, se non sulla Tradizione? Questa trae il proprio significato dal verbo latino tradere – da cui in origine l’istituto del diritto romano della traditio, il passaggio di proprietà di una cosa mobile attraverso il suo trasferimento fisico, da mano a mano - ad indicare la trasmissione attraverso il tempo e le generazioni di un corpus di credenze, valori e pratiche condivise da un gruppo di persone all'interno di un campo di attività umano, come appunto l’impresa.

La sfida dei nostri tempi è quella dell’accelerazione del contesto in cui l’impresa opera – impressa ad esempio da fenomeni come digitalizzazione o globalizzazione, per non parlare di pandemia o guerra - che richiede di mantenere la tradizione sempre attuale, facendo dell’innovazione continua uno stato mentale che rifugga l’umana inclinazione a fare di un glorioso passato (“ma noi siamo Borsalino / Kodak / Melegatti / Blockbuster...!”) e del già fatto (“abbiamo sempre fatto così!”) un’effimera sicurezza.

Sperimentare il nuovo – che si tratti di modelli organizzativi, prospettive di lettura, prodotti e servizi o modelli di business – ovvero acquisire conoscenza provando e riprovando (dal latino experiri, sperimentare), esprime il proprio valore nella modificazione del nostro comportamento indotto dall'esperienza, che si sedimenta influenzando le nostre scelte future. Innovare significa dunque tradire regole e configurazioni del passato a favore della novità, trasformando il tradimento (che ha lo stesso etimo tradere di tradizione, ovvero consegnare) in tradizione, che rappresenti un solido vantaggio competitivo

Dimenticarsi di arare e coltivare a nuovo ogni anno i campi sui quali sono cresciute tradizione ed esperienza è colpa o dolo di chi custodisce la responsabilità di consegnare al futuro la propria creatura.

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 Foto credit: Archivio Istituto Luce 

Se l’impresa familiare è – come è – la spina dorsale dell’economia planetaria, l’impegno primario di ciascun imprenditore sia quello di mantenere sempre liquido e adattivo il patrimonio valoriale, fiduciario, intellettuale e tangibile dell’impresa, per avere ragione della propria sopravvivenza, liberandosi del preconcetto autoreferenziale che l’impresa sia proprietà e non patrimonio di tutti gli stakeholders che dall'impresa sono in qualsiasi misura impattati.

In questa prospettiva non c'è vergogna nel distribuire le forze della nuova generazione familiare su tutto il ventaglio di opzioni che si incrociano tra ruoli di management, di governance, di socio e di filantropo.

In questa prospettiva François Michelin ha detto: il giorno in cui un azionista pensa di possedere un'impresa, questa cessa di esistere.

[Questa riflessione, insieme ad altre, anima il mio libro CONTINUARE INSIEME (che trovi nella sezione LIBRI del mio sito), scelto da BookCityMilano tra i migliori libri di impresa del 2021 e presentato in Borsa Italiana]