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La Rolls-Royce di Vittorio Veneto

Figlio di un carrettiere e cresciuto nella povertà più nera, Ottavio si appassiona alla bicicletta nella Prima Guerra Mondiale grazie al ruolo di “esploratore d’assalto”, un corpo all’epoca dotato di biciclette pieghevoli. Sarà 3 volte prigioniero degli austriaci e ogni volta riuscirà a fuggire.

La svolta arriva quando incontra Teodoro. La bottega di Vittorio Veneto dove aggiusta biciclette basta appena per arrivare a fine mese, ma la passione per le due ruote gli fa capire che quell’Ottavio Bottecchia (foto sotto) che ha davanti ha un talento innato.

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Svolteranno entrambi. Ottavio passerà alla storia per aver vinto a 30 anni suonati i Tours de France del 1924 e 1925. Morirà appena 3 anni dopo per cause mai accertate. La sua amicizia con Teodoro Carnielli trasformerà la piccola officina di riparazione in un’industria da oltre 100 dipendenti che sfornerà le biciclette Bottecchia (foto sotto), le moto Trionfo e più avanti le moto Vittoria.

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Buon sangue non mente in casa Carnielli e la seconda generazione firmerà altri due colpi da maestro senza tempo. Nel 1951 Guido Carnielli, bloccato in casa da un infortunio, chiede che venga adattato il telaio di una bicicletta alla pedalata in camera da fermo. Nasce così il brevetto della Cyclette, l’attrezzo pioniere del home fitness già 70 anni fa.

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Nel 1964, lo stesso anno in cui viene lanciata la Nutella e inaugurata l’Autostrada del Sole, Guido ha un’altra intuizione: inseguire il boom economico degli italiani che sempre più numerosi possono permettersi un’automobile. Si inventa così una bici pieghevole e trasportabile, consegnando alla storia la GRAZIELLA.

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Disegnata da Rinaldo Donzelli, prenderà il nome dalla rivista di Mondadori prima a recensirla e verrà sdoganata come status-symbol dalla centratissima campagna “la Rolls-Royce di Brigitte Bardot”.

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La imiteranno tutti, da Bianchi a Legnano fino ad Olmo con l’”Ondina”, tanto che Carnielli dovrà farne un profondo restyling che bisserà il successo planetario dell’originale con le ruote di diametro maggiorato, un telaio finalmente adatto a tutte le corporature ed alcuni dettagli come il portapacchi o il campanello cromato con la vezzosa “G” a sbalzo.

graziella-14

s-l400-removebg-previewCol tramonto della Graziella, superata a fine millennio da biciclette più leggere e dotate del cambio, in azienda come in molte famiglie arriva un divorzio: i marchi Carnielli e Bottecchia si dividono.

Bottecchia_-Reparto-Corse-1024x500

Mentre Bottecchia riaprirà a Cavarzere alle porte di Venezia mantenendo la specializzazione in biciclette da corsa, Carnielli si concentrerà sul home fitness e passerà a Cisalfa Sport, poi all’imprenditore padovano Francesco Moretto e infine alla liquidazione, anche se il sito web esiste ancora, è aggiornato al 2021 e il titolare del trattamento dei dati è ancora Cisalfa Sport.

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Ha detto Karl Barth: “Nessuno può tornare indietro e ricominciare da capo, ma chiunque può andare avanti e decidere il finale.”