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L'energia dei tori thailandesi

Chaliao, classe 1923 e terzo di 5 figli, abbandona gli studi a 10 anni per aiutare la famiglia di immigrati cinesi che tira a campare allevando anatre e vendendo frutta in un paesino della Thailandia settentrionale. Sacrificio, grinta e ingegno diventano presto la ricetta della sopravvivenza che Chaliao Yuwitthaya scrive nel suo DNA di adolescente e che lo porterà poco più che ventenne a tentare di cambiare la sorte nella capitale Bangkok.

krating

Da rappresentante di medicinali arriva negli anni 1950 a fondare un suo laboratorio per la produzione di antibiotici. Al bancone si alternano muratori, autisti e camionisti che combattono la sonnolenza e la fatica di costruire la nascente tigre del Sud-Est asiatico.

Chaliao conosce già la Lipovitan, la bevanda giallo brillante per alleviare la fatica fisica e mentale, importata dai giapponesi che dagli anni 1960 sono ricercatissimi in Thailandia come supervisori nelle fabbriche. Capisce che può migliorarla, addolcendo l’amminoacido base (la taurina, prodotto di sintesi e non dai testicoli dei tori come vuole la leggenda) e aggiungendo caffeina (l’equivalente di un espresso). Nasce così la Krating Daeng che arriva sul mercato nel 1976 ed il cui rapido successo come bevanda dei poveri per antonomasia è firmato dal logo raffigurante 2 gauri - krathing in tailandese, il bovino selvatico di colore rosso (daeng) diffuso in India, Indocina e Birmania, che per stazza è detto anche “bisonte indiano” – che lottano rimandando ad uno spettacolo della tradizione thailandese in voga ancora oggi.

Dietrich Mateschitz (nella foto) nasce in piena Seconda Guerra Mondiale in un paesino della Stiria austriaca di neanche 2.000 abitanti da genitori croati, entrambi maestri elementari, che divorziano quando lui è ancora bambino. La tempra per affrontare e ribaltare la sorte non gli manca e nonostante impieghi ben 10 anni a laurearsi all’Università di Vienna, la sua carriera lo porta nel marketing di multinazionali come Unilever e Procter&Gamble. Buona parte del suo tempo la passa quindi in aereo e il jet-lag è la spina nel fianco che lo accompagna nella sua vita professionale. Quando sbarca in Thailandia è abituato a farsi subito una Krating Daeng e viaggio dopo viaggio si rende conto che quella bevanda lo tonifica e riduce gli scompensi del fuso orario. Chiama Chaliao per saperne di più e capisce che il tailandese non vede il potenziale dei mercati occidentali e men che meno il riposizionamento su una fascia alta di consumatori che strizzano l'occhio ai nascenti energy drinks. All'obiezione “Non c’è mercato per il nostro prodotto”, Dietrich risponde: “Lo creeremo noi”.

dietrich

 

Stessa ricetta con la sola aggiunta di anidride carbonica per adattarla ai gusti europei e stesso nome, ma tradotto in inglese e sostenuto dalle capacità visionarie dell’austriaco in quello che diventerà decenni dopo il guerrilla marketing, Chaliao e Dietrich mettono 500 mila $ a testa nella costituenda Red Bull GmbH  (fondata nel 1987, il 49 per cento della società a Mateschitz, uguale quota a Chaliao, più un 2% a suo figlio Chalerm).

unnamed-2Il resto è storia.

La storia di un impero che oggi vale più di 15 miliardi di dollari, con 12.000 dipendenti, un fatturato di 6 miliardi, 75 miliardi di lattine vendute in un terzo di secolo - col vanto di avere imposto un nuovo standard di lattina più slanciata che adotterà anche il gigante Coca-Cola – che hanno reso la famiglia Yuwitthaya la terza più ricca della Thailandia (Chaliao, nella foto, morirà ottantanovenne nel 2012) e Dietrich Mateschitz ad essere il 51° uomo più ricco al mondo ed il più ricco d’Austria.

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Mentre l’austriaco rileverà le scuderie di Formula 1 Jaguar Racing e Minardi (trasformandole in Red Bull Racing e Toro Rosso),  acquisterà le squadre di calcio Austria Salisburgo e la newyorchese MetroStars  (oggi Red Bull Salzsburg e New York Red Bulls), si comprerà un'isola alle Figi dalla famiglia Forbes e l'Hangar 7 dell’aeroporto di Salisburgo (che ospita un ristorante, alcuni bar e vari aerei storici) da dove guida il suo impero, Chaliao è rimasto per tutta la sua vita una persona semplice. Non ha mai mostrato alcun segno di ricchezza, ha sempre indossato il suo vecchio orologio ed in fabbrica andava in bicicletta, spesso fermato all'ingresso dalle guardie che non lo riconoscevano. I suoi 11 figli hanno ereditato oltre 18 miliardi di sterline e il primogenito Chalerm controlla la Società col 51%.

Ha detto Margherita Hack: "Solo chi sa cos’è la vera modestia mette la sua sete di conoscenza davanti a stupidaggini come il titolo e gli allori."