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Il mondo in una Sfera. Agricola.

A 20 anni passa buona parte della giornata sottoterra a sondare i terreni destinati a gallerie stradali e ferroviarie. Lo fa con un furgoncino e un operaio. In 15 anni arriva ad avere 250 dipendenti, ma la crisi dell’edilizia del 2009 li spazza via tutti.

Luigi non ci sta. Il fallimento lo fortifica. Dall’esperienza nel riconoscere climi e terreni e dopo aver studiato le minacce dei cambiamenti climatici all’agricoltura planetaria, la sua vita cambia direzione e da Civitavecchia arriva nella Maremma grossetana inseguendo un sogno: reinventare l’orticoltura in versione high tech (produrre di più usando meno risorse) e manageriale (leggi senza sfruttamento della forza lavoro), salvaguardando qualità e ambiente. Cerca capitali di ventura. Lo fa su LinkedIn. Gli risponde Oltre Venture. Il progetto decolla. È il 2016. Arrivano i business angels, poi il Club degli Investitori e infine Banca ICCREA.

Cattura

Nasce così Sfera Agricola, la serra idroponica più grande di Italia. 250 persone (età media 27 anni, tutti con contratti professionali regolari in barba al caporalato, e tutti residenti a non più di 35 km dalla serra ), 13 ettari a ciclo chiuso senza dispersione di acqua che producono pomodori, insalate ed erbe aromatiche. Tutto monitorato da remoto e progettato per resistere a qualsiasi condizione climatica. Oggi è tra i fornitori di oltre 20 catene della GDO e nel 2021 ha superato i 3 milioni di chili con una produttività doppia rispetto al campo aperto ed un risparmio del 90% d’acqua.

gavorrano
Come vincitore di Agrifuture, il contest sulle buone pratiche di innovazione orientate alla sostenibilità delle aziende agroalimentari italiane, Luigi Galimberti è potuto volare all'Expo Dubai 2020 (tenutosi causa pandemia nel 2022 e conclusosi lo scorso 31 Marzo)  a promuovere il suo modello di sostenibilità che soddisfa ben 12 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (i famosi SDG) dell’agenda ONU.

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Sentire uno che da Gavorrano (provincia di Grosseto) racconta che un chilo di pomodori si può produrre utilizzando 2 litri d'acqua invece dei 75 necessari per la coltivazione in terra e che di quei due litri ne recupera ancora il 90%, deve aver fatto riflettere non poche persone.

Ha detto Albert Einstein: “C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà."

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