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L’unica cosa di cui abbiamo paura noi Galli è che il cielo ci cada sulla testa!

Figlio di un liutaio della provincia vicentina emigrato in Francia in cerca di fortuna, Alberto a 7 anni è già un disegnatore straordinario. Anche se le sue storie non le può colorare perché è daltonico. È il 1934.

Scampato alla deportazione di 600.000 giovani francesi sotto l’ignobile obbligo del Service de Travail imposto dai Nazisti, Alberto sforna un fumetto dietro l’altro, tra i quali spicca l’alter ego di Arys Buck: un ometto con un gran nasone e un elmo alato.

È il 1948 quando la sua produzione cattura l’attenzione di Georges Troisfontaines e Jean-Michel Charlier, i due cognati che fonderanno uno dei maggiori editori franco-belgi di fumetti. Alberto viene assunto.

Un pomeriggio di gennaio del 1950 negli uffici arriva uno speranzoso disegnatore con le sue tavole sottobraccio. Si chiama René, è di rientro dall’America dove è andato a trovare sua madre con la quale, perso il padre, la famiglia di ebrei polacchi è fuggita per scampare all’Olocausto. René ha bisogno di lavorare.

Accetta di iniziare come fattorino, ma la sua abilità di fumettista non impiega molto a farsi notare. Nasce la serie Lucky Luke, il cowboy silenzioso con un cavallo parlante. René lascia Bruxelles per la prestigiosa sede parigina. La sorte lo vorrà vicino di scrivania di Alberto.

Tra i due inizia un’amicizia che diventa subito sodalizio professionale. Funziona e molto bene, ma all’improvviso René viene licenziato dall’editore convinto che sia un agitatore sindacale. La redazione aizzata da Alberto non ci sta e trovato un finanziatore si mette in proprio. È il 1956. È nata Edipresse.

uderzo-e-goscinny[René Goscinny e Alberto Uderzo]

Ci vorranno 3 anni per svoltare, quando Radio Luxembourg commissiona un periodico pensato per gli adolescenti e non più per i bambini. Nasce Pilote, che il visionario direttore vorrà foriero di sano orgoglio francese per smarcarsi dai soliti gialli e western di importazione inglese e americana.

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[Il primo numero di Pilote]

Alberto e René decidono di puntare su un villaggio di Galli che resiste all’oppressione di Roma. È nato Astérix, la lettera iniziale scelta per essere primi nella ricerca alfabetica.

Potrebbe finire in meno di 20 anni quando Renè Goscinny muore a soli 51 anni fulminato da un infarto, ma Alberto Uderzo si rimboccherà le maniche e andrà avanti per altri 30. Smetterà a 81 anni. Morirà a 92. È il 2020. Asterix ha 61 anni e con Obelix, Idefix, Panoramix, Abraracourcix e la moglie Beniamina ha popolato l’immaginario di generazioni di adolescenti.

L’unica cosa di cui abbiamo paura noi Galli è che il cielo ci cada sulla testa!“ 

1692944377314[Il primo satellite artificiale francese lanciato il 26 novembre 1965 fu chiamato Asterix]