Skip to content
4 min

Tony, l'acciuga

Quando Oreste Primatesta, imprenditore storico del turismo cusiano, vide arrivare quell’acciuga di Tony – ventenne napoletano di 80 Kg per 190 cm - per 3 mesi di stage nel suo ristorante, certo non poteva immaginare quanto la sua vita di imprenditore e quella di sua figlia Cinzia (vegetariana per ironia della sorte) sarebbero cambiate di lì a poco.

Finito lo stage Tony parte per fare esperienza all'estero, ma Cinzia capisce che è l’uomo della sua vita. Lo segue per un paio d’anni, finché per tornare convince suo padre a investire nella sola voglia di fare dei 2 ragazzi poco più che ventenni.

È il 1999 quando i Primatesta rilevano la villa di un industriale tessile bustocco, che fece fortuna con un colossale acquisto al ribasso di cotone, rischiando tutta la cassa dell’azienda sulla soffiata di un amico. Si chiamava Cristoforo Benigno Crespi.

Ritrovo dagli anni ’30 di industriali e regnanti, Villa Crespi è oggi il fiore all'occhiello dell’hotellerie del lago d’Orta.

Un successo impensabile senza sua moglie, i suoi figli ed i sacrifici che a quel ragazzo hanno fatto prendere 40 chili e 4 stelle Michelin, 3° chef italiano del 2020.

"Lavorando ho imparato che destino e talento sono due cose che non può insegnarci nessuno. Quello che possiamo fare è continuare ad impegnarci nonostante le difficoltà.”

Cinzia-Chef-uai-482x643

[Photo credit https://www.villacrespi.it/]