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Sliding doors

Antonio nasce nel 1801 a Firenze, ma per sviluppare l’invenzione che lo renderà famoso in tutto il pianeta emigrerà in America. Il primo telefono funzionante lo realizzerà per necessità familiare: per parlare dallo studio alla camera da letto, dove la moglie è costretta da una grave malattia.

Eric nasce nel 1970 a Tai'han (nella foto), città di qualche milione di abitanti ai piedi del monte Tai ed una delle fermate dell’arteria ferroviaria che collega Pechino a Shanghai, nella provincia dello Shandong che si affaccia sul Mar Cinese Orientale.

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L’economia della regione è fortemente legata al settore estrattivo minerario ed i genitori di Eric, ingegneri minerari, ne influenzeranno i primi esercizi economici, quando da liceale raccoglierà strutture metalliche di scarto per rivenderle a chi è in grado di estrarne il prezioso rame. Anche l’università porta il segno di famiglia perché Eric si laurea in ingegneria mineraria alla China University of Mining and Technology (CUMT), uno dei poli della formazione scientifica di rilievo nazionale. Eric è un ragazzo come tanti ed il cuore batte anche a lui per la fidanzatina dell’epoca, che però si trova a 10 ore di treno da dove lui studia. Un bel problema vedersi, conciliando gli impegni di studio e quelli con famiglia ed amici. Quella tensione non lo fa dormire la notte ed i pensieri di Eric virano da metalli e miniere ad elettronica e reti.

billSarà lo speech del 1994 di un certo Bill Gates (nella foto) – tenuto in Giappone, dove Eric si trova per lavoro, e che racconta all'Oriente il futuro di Internet - a far decidere ad Eric che di quel futuro lui vuole far parte. L’indirizzo è uno solo: Silicon Valley, California. Il governo cinese dell’epoca non è però così propenso a spedire i suoi cervelli dallo zio Tom ed Eric impiegherà 2 anni ed 8 richieste di visto (di cui 7 rigettate) per poter partire alla volta di Milpitas, nella contea di Santa Clara. È lì che ha sede una giovane start-up di appena 12 persone, fondata dal connazionale Min Zhu (col socio Subrah Iyar), al quale le abilità di programmatore di Eric fanno chiudere un occhio sul fatto che non parli una parola di inglese. La società si chiama WebEx e sta sviluppando software per online videoconferencing.

Non passano 10 anni e Cisco Systems acquisisce WebEx, valutandola 3,2 miliardi di $ e proiettando Eric a capo dell’ingegneria del neonato colosso. La rivoluzione degli smartphones non sfugge ad Eric, che chiede il budget per sviluppare il software che porti la videoconferenza su mobile, lavorando così anche alla più generale revisione dei codici di programmazione di WebEx, oramai obsoleti. Cisco non ci crede e rigetta il progetto. Ci credono invece 40 ingegneri che lasciano Cisco per seguire Eric, che nel 2011 fonda Zoom Video Communications Inc., nota semplicemente come ZOOM.

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L’IPO (initial public offering) lanciata ad Aprile 2019, mentre il Coronavirus scorre ancora solo nel sangue di alcuni pipistrelli cinesi, ha valutato Zoom 9,2 miliardi di $. Due anni dopo il virus ha spinto il valore oltre i 50.

Eric ha oggi 52 anni, è sposato con la fidanzatina che faticava ad incontrare ai tempi dell’università dalla quale ha avuto 3 figli. Vive a Saratoga, una delle cittadine più esclusive della Silicon Valley. Lavora molto, quasi esclusivamente in videoconferenza, limitando i viaggi a 2 all'anno; sia per stare con la famiglia, che per la coscienza ecologica che gli fa considerare gli aerei come uno dei mezzi più inquinanti al mondo. Condivide l’ufficio con un dirigente della società e guida una Tesla, lontano dalla vuota socialità dei VIP, per la quale dice di non avere tempo.

Zoom è considerata una delle migliori aziende al mondo best place to work (scalzata quest'anno dalla prima posizione da Hubspot, la piattaforma software per la gestione dell'inbound marketing, fondata nel 2006 da Brian Halligan e Dharmesh Shah)

Come Antonio Meucci anche Eric Yuan è emigrato, ha lavorato duro, ha inventato qualcosa che ha cambiato la socialità delle relazioni umane e lo ha fatto partendo dal bisogno di risolvere un problema personale. Meucci finirà però in miseria, svendendo i suoi brevetti che finiranno – insieme ad onori e ricchezza – a Graham Bell. Il patrimonio personale di Eric Yuan invece, rappresentato dal 22% delle azioni di Zoom, è valutato a metà 2022 a 6 miliardi di $ (erano oltre 9 a fine 2021), facendone il 367° uomo più ricco del pianeta (era 54° a fine 2021).