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Lame svedesi

È il 1934 quando Stig Gunnar Hjelmquist, un commerciante di Tranås – cittadina di qualche migliaio di abitanti nella contea di Jönköping nella Svezia meridionale – fonda la sua piccola società di importazione e vendita all'ingrosso. In 15 anni Stig (nella foto) compone un portafoglio di prodotti piuttosto variegato: trattorini rasaerba, attrezzature per giardino, hockey da tavolo (analoghi ai nostri calciobalilla), tavoli e racchette da ping-pong, slitte, cannoncini sparaneve e altro ancora.

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Nel 1950 lancia i tosaerba con lame rotanti (visti all’opera negli USA), nel 1964 produce il primo modello a batteria e nel 1976 il nuovo stabilimento – il più grande del nord Europa - viene inaugurato nientemeno che dal re Carlo XVI. È così che l’azienda degli Hjelmquist – la STIGA, dal nome del fondatore - diventa un punto di riferimento nel mondo delle macchine per il giardino e nel 2000 entra nell'operazione di M&A tutta italiana, che porterà alla nascita del Global Garden Products (GGP) insieme a Castelgarden e Alpina per diventare STIGA GROUP nel 2003. Un gruppo da 500 milioni di Euro e oltre 1.500 dipendenti, con headquarter a Castelfranco Veneto (TV) e stabilimento nell’originaria Tranås, controllato da una srl lussemburghese.

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Ma non è tanto questa la parte iconica della storia, quanto quella delle racchette da ping-pong per le quali il marchio STIGA ha prodotto almeno una racchetta per ciascuna delle nostre mani di adolescenti. La genialità di Stig Hjelmquist – che iniziò a produrre articoli da ping-pong alla fine del secondo conflitto mondiale - fu quella di assumere campioni di tennis da tavolo in azienda e di collaborare attivamente con la Federazione Svedese, che riuscirà a diffondere questo sport in maniera tanto efficace da portare la Svezia ai vertici mondiali per trent'anni: dal 1960 al 1990 su sedici edizioni di Campionati Europei, per ben dieci volte il vincitore fu un atleta svedese e sempre svedesi furono i pochi europei ad essere riusciti a interrompere il dominio mondiale degli atleti asiatici, giapponesi e soprattutto cinesi.

Il dominio dei pongisti cinesi che caratterizzerà la leadership asiatica di questo sport dagli anni 1990 è figlia della storia. La caratteristica impugnatura "a penna" (che ricorda il modo di tenere le dita durante la scrittura), che limitava le abilità degli asiatici rispetto agli occidentali, fu imposta da Mao Tze Tung ai giocatori del suo paese. Fu solo con l'avvento al potere di Deng Xiaoping che gli atleti cinesi colmarono lo svantaggio, adottando l'impugnatura occidentale.

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La strategia di Stig di assumere giocatori professionisti sarà però anche la sua fine per quanto riguarda il ping-pong. La divisione dedicata a questo sport verrà infatti rilevata negli anni 1980 proprio dalla BANDA di Bengt Bandstigen, ex dipendente di STIGA che nel 1966 fonderà la propria società con l’ambizione di diventare il più grande produttore mondiale di articoli da ping-pong. La fusione con la BANDA dei Bandigsten diventerà negli anni 2000 la STIGA SPORTS che conosciamo oggi. Bengt Bandstigen (nella foto) farà l’operazione al 50% con l’americana Escalade Sports, che restituirà nel 2018 la sua quota alla Svezia, questa volta a Nortal Investment, una filiale di Swedia Capital, del finanziere Staffan Persson e di suo figlio Fredrik.

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I Bandisgsten proseguiranno l’innovazione nel sentiero dei modelli partecipativi di Stig Hjelmquist, sponsorizzando anche la nazionale cinese ed avviando così una proficua collaborazione con Liu Guoliang (campione del mondo 1996).

Stiga Sports AB è oggi un’azienda da 50 milioni di Euro con sede a Eskilstuna (dove venne fondata BANDA). Le racchette in legno (le cosiddette lame o blades) sono prodotte in Svezia, la gomma in Giappone e le palline in Cina, mentre l’assemblaggio, in nome della globalizzazione è fatto in Germania per l’Europa, in Cina per l’Asia ed in Messico per le Americhe. La gestione dell’azienda è in mano a managers esterni, anche a causa della prematura scomparsa di Mats Bandigsten (il figlio del fondatore) per un infarto a soli 46 anni di età nel 2015.

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Con 75 anni di storia, STIGA è tra i leader di un mercato da 40 milioni di giocatori agonistici e 300 milioni di giocatori amatoriali (la maggioranza cinesi), che fanno del ping-pong lo sport più praticato al mondo.

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